Luisa e gli attori del Teatro Artigiano danno vita allo spettacolo MORFEO

Nel 2000, grazie all’incontro con il Teatro Artigiano di Cantù, realizzo in maniera diretta quella profonda attrazione per l’arte teatrale che ho sempre espresso attraverso la promozione e la diffusione della stessa fra i giovani della mia scuola. 
"GRUA. VOCI DI DONNA TRA ONDE DI TERRA" è il primo spettacolo a cui prendo parte. Grua, in albanese donna, tenta in forma poetica di mettere in evidenza il conflitto che la donna subisce, perennemente, tra la vita e la morte: un grandissimo deisiderio di vivere contrapposto ad una grande paura di morire.



Vengo a contatto con l'arte come spazio dell'anima. Nel 2007 un happening in un luogo alternativo, un'officina, prende vita. E' "IL SANGUE DELL'INCUDINE".



Nel 2008 l'esperienza continua con un secondo spettacolo teatrale, complesso e affascinante. "ECCLESIA TELEUTAIA" è una commedia alla maniera di Aristofane, dove ironia e satira sociale si fondono mirabilmente con gli elementi della vita stessa: l'amore, la passione, la morte.

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Quando si è sulla propria strada e ci si cura poco del contorno, le cose paiono capitare come per magia. Infatti, nel 2008, il mio regista, Sergio Porro, agganciato dal mio libro “Miti e Immagini”, pensa ad uno spettacolo fatto di forme e musica. Simone, suo figlio, sta proprio componendo un tema musicale ispirandosi al mito di Morfeo.
Nasce “MORFEO”, il dio che dà forma ai sogni, che dà forme ai corpi nel sogno… le forme del corpo… le forme dello Yoga.



La strada è ormai aperta e quindi vede la luce un nuovo spettacolo: “HOPOTÒM”. Performance futurista con musica e rumori, parole e suoni, forme e gesti, forme dello Yoga. 11 canzoni sulle quali si costruisce un'improvvisazione che dà vita ad un'azione estemporanea del momento, il cui risultato si definisce durante lo spettacolo stesso.



E di nuovo il mito compare con l'interpretazione di Arianna nello studio drammaturgico "MINOTAUROS".


Il sole della mattina brillò sulla spada di bronzo. Non restava più traccia di sangue. “Lo crederesti, Arianna?” disse Teseo. “Il Minotauro non si è quasi difeso.”
(Jorge Luis Borges, La casa di Asterione, nella raccolta L’Aleph, 1947)





il 21 aprile 2012 al M.A.X. museo di Chiasso partecipo alla performance di Geoffrey Hendricks in occasione dell'evento "FLUXUS Una rivoluzione creativa" per celebrare i 50 anni di attività della corrente artistica (1962-2012).