INCONTRO LO YOGA A 22 ANNI, non so bene perché mi attiri, non ci penso, so che mi piace e questo mi basta.
Non mi pongo troppe domande, studio molto perché sono iscritta alla facoltà di “Scienze Agrarie” in Statale a Milano.
Il mio maestro di Yoga è Francesco Tonoli. Il suo è il primo centro di questa disciplina formatosi in Italia. Lavorando con lui scopro di essere portata per lo Yoga, interpreto con facilità e naturalezza le posizioni, quasi mi appartenessero da sempre. Francesco è anche fotografo e spesso ferma il mio corpo, nella postura di Yoga, in un’immagine.
Mi laureo e mi trasferisco nella Brianza dove, rimasta senza maestro, continuo a praticare da sola e spesso in compagnia di amici con i quali condivido quello che so.
Si fa strada in me un’idea: INSEGNARE LO YOGA.
Parto con un primo gruppo a Erba, quasi tutto di amici. E’ bello, mi sento motivata e il mio entusiasmo, probabilmente contagioso, compensa la mia inesperienza. Insegnando comprendo l’importanza di studi regolari e conoscenze più approfondite, così comincio a frequentare seminari e scuole. Singolare e profonda è l’esperienza con Swami Anandananda, interessanti e significativi lo studio e la pratica con André Van Lysebeth, affascinante l’approccio di Patrik Tomatis. Contemporaneamente lavoro anche nella scuola, ho la fortuna di insegnare scienze all’Istituto d’Arte di Cantù, luogo intellettualmente vivace ed aperto, popolato da insegnanti per la maggior parte colti e stimolanti e da allievi originali e sensibili. Nasce in me la consapevolezza che “fare arte” rappresenti un’esperienza fondamentale per l’essere umano.
Sostenuta da un simile contesto organizzo laboratori di Yoga per gli studenti, l’esperienza risulta affascinante. Nasce anche qualche spettacolo.
Nel 2000 un’esperienza mi richiama ad approfondire la mia professionalità. Il Provveditorato agli Studi di Como mi incarica di tenere un corso di aggiornamento agli insegnanti della provincia. Una sorta di riconoscimento ufficiale di quella che fino ad allora era una passione. Chiamo il laboratorio “MITI E IMMAGINI”. Non c’è solo lo Yoga, c’è anche il mito. Il racconto fantastico dell’infanzia dell’umanità che getta una luce sulla sua attuale presunta maturità.
Quasi contemporaneamente giunge un’altra esperienza determinante. L’INCONTRO CON IL TEATRO ARTIGIANO DI CANTU’.
Un’altra circostanza determinante si verifica. Un caro amico mi chiede di scrivere sulla rivista che dirige, nasce così la mia collaborazione con “GRAFFITI”, e nella rubrica “MITI E IMMAGINI” scrivo le mie riflessioni sulla pratica dello Yoga e sullo studio della mitologia. In seguito sarà dalla raccolta di questi articoli, ampliati e approfonditi, che nascerà il mio primo libro “MITI E IMMAGINI DELLO YOGA”. Per me è una tappa molto importante nel mio testo c’è la ricerca di una vita.
A fianco della dimensione creativa, ho continuato a studiare ed approfondire lo Yoga inoltrandomi per qualche tempo nella pratica dell’Astanga Yoga con Lino Miele, un po’ in giro per il mondo, anche in India nel Kerala. Ma soprattutto mi ha affascinatola disciplina cinese del QI GONG, che pratico tuttora con passione con il mio insegnante Bruno Ragogna a Como. Dal continuo raffronto fra l’arte dello Yoga e l’arte del Qi Gong, mi sono trovata a scendere sempre più nel profondo e ad entrare in contatto con aspetti inediti del corpo e delle energie che lo muovono.